ANATOCISMO BANCARIO: 4 SEGRETI PER VINCERE LA BANCA ANCHE SE HAI TORTO

ANATOCISMO BANCARIO

(ANATOCISMO BANCARIO, COME DIRE: “MANI IN ALTO! QUESTA È UNA RAPINA”)

Problemi con la banca? Hai versato tanto, mese dopo mese, per poi accorgerti che alle prime difficoltà sei stato abbandonato? Magari la banca è stata al tuo fianco finché pagavi le tue rate, e tutto andava bene. Poi, arrivate le prime difficoltà, quella banca che ti era “amica” non ti ha concesso neanche un po’ di tempo in più per onorare i tuoi debiti.

Lo sappiamo tutti come vanno le cose. Quello che molti non sanno è che questa non è la cosa peggiore che ti poteva accadere.

Come ti sentiresti se scoprissi che la banca ha preso da te più di quanto avrebbe dovuto ed era pattuito. E se fosse la banca ad essere in debito con te?

Ti stuzzica l’idea?
Allora continua a leggere: potresti scoprire come salvare te e la tua azienda dalla banca

 

Anatocismo bancario: cos’è

In parole semplici, anatocismo bancario è quando la banca ti deve dei soldi.

Ma attenzione: anatocismo non significa usura. Si parla infatti di usura quando le banche applicano tassi di interesse superiori rispetto al tetto massimo previsto dalla legge. L’usura è quindi un illecito differente.

Ma cos’è, allora, l’anatocismo bancario? Probabilmente il termine anatocismo potrebbe risultare di difficile comprensione, proprio per questo ora faremo chiarezza.

In generale, anatocismo è sinonimo di interessi sugli interessi: cioè, si ha quando gli interessi diventano capitale e producono altri interessi.

Nello specifico, anatocismo bancario si ha quando la banca capitalizza gli interessi passivi, che così producono interessi, ogni tre mesi.

L’art. 1283 c.c. vieta che gli interessi producano a loro volta interessi se non è trascorso almeno un semestre, salvo usi normativi contrari. L’anatocismo bancario è dunque vietato, a meno che non ci siano usi normativi contrari. Le clausole che lo prevedono sono nulle.

Pillole di storia giuridica
In passato, si ammetteva la liceità dell’anatocismo bancario: sentenze della Suprema Corte affermavano ripetutamente il carattere “normativo” dell’uso di capitalizzare interessi ogni tre mesi nei rapporti tra banche e clienti (v. Cass. 6631/1981, 4920/1987, 7571/1992, 3296/1997).

Da Cass. 2374/1999, si è invece affermato che la capitalizzazione trimestrale degli interessi non è uso “normativo”, ma “negoziale”, in quanto tale non idoneo a derogare il divieto dell’art. 1283 c.c.

 

Purtroppo, effettuare da solo il calcolo dell’anatocismo bancario e provare che ne sei vittima è abbastanza difficile; ecco perché consigliamo di farti aiutare da un professionista specializzato in materia.

Probabilmente è l’unico modo che hai per capire se hai versato più di quanto dovevi.

E riavere i tuoi soldi.

 

I 4 segreti per vincere le banche

  • Il primo segreto non è quello di rivolgersi ad un esperto. Quella è la base.

Il primo segreto per vincere la banca e riavere i tuoi soldi è: controlla che l’avvocato-esperto del caso sia in effetti esperto! Ma come fare? Semplice: pur essendo specializzato in anatocismo (o vantando di esserlo), fai attenzione che non si occupi solo ed esclusivamente di anatocismo finanziario.

Sembra un paradosso ma non lo è, e ti dimostro il perché: nessun professionista può vivere solo occupandosi di anatocismo bancario. Non ci sono i numeri.

Attenzione anche alle associazioni di consumatori e ai loro avvocati: anche se esistono valide associazioni, talvolta fanno propaganda e, talaltra, gli avvocati affiliati non sono tutti all’altezza.

Ad esempio, non regge all’attento vaglio del giurista quanto sostenuto sul “nuovo” anatocismo bancario da ADUSBEF e FEDERCONSUMATORI, secondo le quali l’art. 17-bis, D.L. 14 febbraio 2016 reintrodurrebbe l’anatocismo già vietato in via definitiva.

Inoltre, mi è capitato di seguire due persone, in precedenza assistite da un avvocato di un’associazione di consumatori, che per anni aveva occultato loro di aver erroneamente fatto estinguere il giudizio contro la banca, facendo scattare la prescrizione).

Quindi occhio perché potresti finire nelle mani di qualche avvoltoio che, alimentando false speranze, cerca solo di fare soldi facili.

Purtroppo succede spesso.

 

  • Il secondo segreto: i conti non tornano!

Affinché il professionista da te prescelto possa inquadrare bene la tua situazione è necessario che studi tutta la documentazione di cui sei in possesso. Avrà bisogno, ad esempio, del contratto originario che hai stipulato con la banca e degli estratti conto.

Nel caso in cui tali documenti fossero insufficienti, è probabile che l’avvocato chieda di procurarti attraverso la tua banca ulteriori documenti. Nulla di grave!

Attraverso questa documentazione sarà possibile “rifare” i calcoli e stabilire se in effetti hai versato più di quanto dovevi (anatocismo), oppure se quanto versato corrisponde ad un tasso fuori legge (usura).

 

  • Il terzo segreto è in realtà una domanda: serve una perizia?

Si tratta di un documento tecnico redatto da un esperto del settore bancario. Da questa perizia risulterà se la banca deve o meno restituirti delle somme di denaro e sarà specificato l’ammontare delle stesse.

Non si tratta solo di un semplice sunto, deve essere un vero e proprio documento da cui si evince su quali basi matematiche si è giunti a richiedere tali somme e se vi sono gli estremi temporali per poter agire legalmente.

A questo punto per non illuderti è bene fare una precisazione: non sempre ci sono le basi legali per poter chiedere alla banca la restituzione delle somme pagate da te in più ed emerse dai conteggi; soprattutto se, in materia di anatocismo, il contratto che hai stipulato è piuttosto recente.

Infatti in passato vincere era più facile. Poi è intervenuta la Delibera C.I.C.R. del 2002 e le banche, nel tentativo di evitare le numerosissime condanne che stavano fioccando, prima si sono adeguate, poi hanno lottato a livello politico per introdurre norme più favorevoli.

La guerra tra banche e giudici

– poco dopo Cass. 2374/1999, la lobby bancaria fece approvare l’art. 25, comma 3, D.lgs. 1999/342, che salvava dalla nullità le clausole anatocistiche anteriori alla entrata in vigore della nuova disciplina;

– di tutta risposta, la Corte Costituzionale (Cost. 2000/425) dichiarò l’illegittimità costituzionale del citato art. 25 e la Cassazione affermò, quindi, che le clausole già stipulate non potevano che essere dichiarate nulle per violazione dell’art. 1283 c.c. (v. Cass. 4490/2002; Cass., SS.UU., 21095/2004)

– la lobby bancaria fece inserire nel Decreto milleproroghe del 2010 una norma con efficacia retroattiva (che, cioè, aveva effetti anche nei processi in corso!), secondo la quale in materia di anatocismo bancario la prescrizione inizia sempre a decorrere dal giorno dell’annotazione in conto corrente;

– seguì la reazione della Corte costituzionale, che dichiarò l’illegittimità dell’art. 2, 61º comma D.L. 225/2010 (convertito in l. 10/2011).

 

Tuttavia, grazie a Giudici e avvocati attenti, non tutto è perduto! E poi, anche se non dovessero esserci i margini per poter agire in giudizio, se il consulente da te prescelto è un avvocato, puoi farti aiutare comunque a difenderti dalla banca.

Cosa potrebbe succedere? In molti casi ad esempio la banca potrebbe “minacciarti” di mettere all’asta la tua casa se non paghi in breve tempo il debito contratto. Sei sicuro che stia agendo legittimamente?

 

  • Il quarto segreto: rinegoziare!

L’ultimo passo per difenderti dall’anatocismo bancario (o dall’usura) è quello di chiedere alla banca un ristrutturazione del debito o la rinegoziazione del prestito. Quest’ultimo passo può essere compiuto sia che tu abbia ragione, sia che tu abbia torto.

Mi spiego: se sei vittima di anatocismo (o di usura), la banca in molti casi decide di mediare con te. A questo punto protrai ricalcolare i tassi di interesse che effettivamente dovevi versare e quelli già versati e scorporare dal tuo debito le somme pagate in più (o che non devi pagare).

Ma anche se non sei stato vittima anatocismo bancario, possiamo insieme indurre la banca a trattare, concedendo in alcuni casi a te e alla tua azienda condizioni favorevoli di pagamento. Per verificare se tale ipotesi (più comune di quello che pensi) possa applicarsi nel tuo caso, devi fare una sola cosa: seguire gli step che ti abbiamo indicato.

Se ti interessa non incappare in qualche sciacallo ingolosito più dai tuoi soldi che dai tuoi interessi, compila ora il modulo sottostante e fissa il tuo incontro con un nostro esperto.

Solo in questo modo potrai sapere gratuitamente come vincere la banca, anche se non sei vittima di anatocismo ed avere la soluzione pratica ai tuoi problemi con la banca.

 

Risolvi gratuitamente il tuo problema oggi.
Domani potrebbe essere già troppo tardi.

Avv. Alfredo Buccella

 

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